Felipe Melo durante un'amichevole precampionato dell'Inter

Inter | Anteprima stagione 2016/17

L’obiettivo è l’Europa che conta

Il 2016 rimarrà per sempre un anno storico nei ricordi dei tifosi interisti. Con la cessione di tutte le sue quote, Massimo Moratti è infatti uscito definitivamente della società nerazzurra e la proprietà del 66,55% dell’Inter è passata ai cinesi del gruppo Suning. L’estate movimentata del club di Corso Vittorio Emanuele ha raggiunto il suo apice con l’addio di Roberto Mancini e con l’arrivo del tecnico olandese Frank De Boer a pochi giorni dalla prima gara di campionato.

Il cantiere è ancora aperto e la situazione non è delle più rosee, ma l’organico c’è ed è impensabile per una squadra con una tradizione così ricca di successi alle spalle non puntare al piazzamento utile per qualificarsi in Champions League.

Trasferimenti

Complici i cambiamenti societari e la scarsa intesa tra Mancini e la nuova proprietà, per non parlare dei paletti imposti dal Financial Fair Play, il mercato dell’Inter non è stato scoppiettante. La volontà di trattenere tutti i campioni in rosa è comunque un buon segnale e in ogni caso il lavoro svolto da Ausilio fino a questo momento è stato decisamente positivo. Dal Fenerbache e dal Siviglia sono arrivati a parametro zero il terzino nazionale turco Erkin e il centrocampista argentino Banega. Se il primo è una scommessa, il secondo è un gran colpo in un reparto del campo dove servivano piedi buoni. Sulla corsia difensiva destra è invece arrivato dal Genoa Cristian Ansaldi per 6 milioni, reduce da un buon campionato con la maglia rossoblù. Il colpo più clamoroso però è al momento quello che ha portato all’ombra della Madonnina Antonio Candreva dalla Lazio: 22 i milioni di euro sborsati per l’esterno. Acquisto in prospettiva per l’attacco nerazzurro la giovane seconda punta Caprari dal Pescara, che però rimarrà in prestito ai biacazzurri. Come detto, tutti i big al momento sono rimasti e l’unica partenza illustre è quella di Juan Jesus, accasatosi alla Roma per 10 milioni.

Giocatori chiave

I tempi dei vari Zanetti, Maicon, Milito, Cambiasso, Samuel, Eto’o e via dicendo sono finiti da un pezzo, ma l’Inter ha dei buoni pilastri sui quali cementare il futuro. Miranda è un difensore di esperienza che all’inizio dello scorso campionato ha fatto benissimo in coppia con Murillo. Se i due troveranno la continuità che è mancata la passata stagione, e soprattutto se verranno supportati a dovere dal resto della squadra, potrebbero davvero fare la differenza. A centrocampo ci si attende molto da Kondogbia, in crescita nel finale della Serie A 2015/16 e dal potenziale ancora inespresso, e da Banega. Candreva e Perisic sono invece due frecce chiamate a far male agli avversari con le loro incursioni sulle corsie laterali e a mettere Icardi in condizione di segnare il maggior numero di gol possibile. Proprio quest’ultimo, dopo le fastidiose uscite della moglie-procuratrice in chiave mercato, ha ora la responsabilità di dimostrare sul campo di essere degno di poter portare la fascia di capitano di uno dei club più prestigiosi al mondo.

Probabile formazione

4-2-3-1: Handanovic; ANSALDI, Miranda, Murillo, ERKIN; Kondogbia, Brozovic; CANDREVA, BANEGA, Perisic; Icardi. Allenatore: Frank De Boer

Storia

“Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo”. Con queste parole, nel 1908, è stata sancita la nascita dell’Inter FC, società che nel suo secolo è più di storia è riuscita a collezionare una miriade di trofei. L’impresa più grande è quella più recente, quando nel 2010 sotto la guida di Josè Mourinho i nerazzurri sono riusciti a conquistare Scudetto, Coppa Italia e Champions League in una sola stagione. Impossibili da dimenticare poi le due Coppe dei Campioni di fila vinte nel 1963 e nel 1964 con Helenio Herrera in panchina e Angelo Moratti come presidente. In totale la bacheca dell’Inter conta 18 titoli di campione d’Italia, 7 Coppe Italia, 5 Supercoppe italiane, 3 Champions League, 3 Coppe UEFA, 2 Coppe Intercontinentali e una Coppa del mondo per club. Un palmarès davvero invidiabile che i tifosi interisti si augurano di tornare a rimpinguare al più presto.

Aspettative stagionali

Il cambio di panchina con l’inizio stagione alle porte e una rosa costruita per un tecnico diverso non possono rappresentare degli alibi per una società come l’Inter. Da troppo tempo manca ormai la tanto agognata qualificazione in Champions League e rinviare un’altra volta sarebbe davvero una grande delusione per il popolo nerazzurro. I giocatori ci sono. E di qualità. La sfida di De Boer sarà quella di riuscire a farli girare al meglio e di dare un’identità alla squadra. La partecipazione all’Europa League, competizione che comporta un gran dispendio di energie, potrebbe rappresentare un ostacolo in questo senso. Anche per questo i bookmakers vedono l’Inter appena ai piedi del podio (la vittoria dello Scudetto paga circa 15 volte la posta). Icardi e compagni sono chiamati a smentirli.

L’obiettivo è entrare in Champions, non ci sono storie. Il resto dobbiamo vederlo, comunque ci proveremo. Con una buona organizzazione e con la giusta mentalità si può ottenere qualsiasi cosa nel calcio.Frank De Boer

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